Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 3 novembre 2022 – Giovedì 17 novembre, nell’Aula Bandiera del Palazzo Centrale dell’Ateneo di Parma (via Università 12), si terrà il workshop “Il tempo lungo della frontiera – Fare ricerca sociale su immaginario e attraversamento delle frontiere”.

Relatori dell’incontro saranno Vincenza Pellegrino, sociologa, docente dell’Università di Parma (“Filosofie collettive della storia alla frontiera: ‘distopia’, ‘utopia’, ‘memoria del futuro’ a partire da una rivisitazione del metodo Future Lab in Val Susa e Val Pellice”), Alessandra Cianelli, ricercatrice e artista (“Riflessioni sul concetto di archivio a partire dalle opere Sulla pratica della meraviglia e la necessità di un archivio e All'Aldilà Diqua) e Opher Thomson, ricercatore e artista (“Riflessioni sul concetto di ricerca sullo spazio-e-tempo della frontiera a partire dal progetto di ricerca 'Forrest”).

Faciliteranno la discussione Annalisa Frisina, sociologa (Università di Padova) e Micol Pizzolati, sociologa (Università di Bergamo).

Seminario aperto a tutti gli interessati, in presenza e a distanza a questo link.

Per informazioni e iscrizioni: vincenza.pellegrino@unipr.it.

Obiettivo del seminario è definire i presupposti teorici e metodologici che consentono di esplorare gli immaginari sociali che si generano intorno alla frontiera e al suo attraversamento, cogliendo all'interno di tali immaginari dimensioni non (sol)tanto inerenti al presente, quanto anche al passato e al futuro della frontiera. Per meglio dire: a fronte di un dibattito completamente caratterizzato dal frame dell'emergenza e dalla “profughizzazione” della mobilità - che pure si è data in altre epoche e si dà in molte forme - il seminario vuole interrogarsi sul modo di esplorare e rappresentare gli attraversamenti contemporanei ponendoli in un tempo “più lungo” e rigenerando la possibilità che il discorso sulle migrazioni sia inserito all'interno di un frame critico più attento a dimensioni storiche e persistenze (tra tutte, il perdurare della colonialità) nel governo dei confini. Per fare questo, bisogna interrogarsi innanzitutto sul modo in cui la questione del tempo “più lungo” può essere esplorata all'interno dell'immaginario sociale: questo seminario è dedicato alla analisi di metodi e pratiche di ricerca che insistono nel rintracciare e elaborare le memorie dell'attraversamento insieme ad aspirazioni all'attraversamento. A partire dalla questione dell'immaginario sociale come specifico campo di tensione tra memorie/passati e aspirazioni/futuri, il seminario vuole quindi approfondire l'utilizzo di alcuni strumenti della ricerca partecipativa, creativa, art-based in grado di costruire “archivi performativi” sulla rappresentazione della frontiera. Esplorando modalità di ricerca differenti tra loro, come il future lab e le produzioni visuali e sonore in chiave postcoloniale, rifletteremo su come si possano coinvolgere gli attori della/alla frontiera (persone in viaggio, associazioni e movimenti della solidarietà, operatori statuali dell'accoglienza e dell'ordine, abitanti del luogo e così via...) nella co-produzione di immagini e discorsi su un ordine sociale in cui la frontiera non è mortifera.

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