Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

La prova scientifica non è solo un’appassionante soluzione da fiction in stile CSI, ma molto più concretamente un decisivo mezzo per l’accertamento della verità e la conseguente risoluzione di crimini, magari rimasti irrisolti per lungo tempo. Dall’altro lato, però, il ricorso a questi strumenti fan sorgere molti quesiti di carattere etico, giuridico e sociale, connessi alla difficoltà di individuare un perfetto equilibrio tra sicurezza e libertà individuali. Per parlare della Banca Dati italiana del DNA e lo stato dell’arte sul tema, si riuniranno il 5 ottobre nell’aula dei Filosofi dell’Università di Parma i maggiori esperti del settore, chiamati a una giornata di studi dalla professoressa Lucia Scaffardi che, dopo lunghi periodi di ricerca all’estero sulla materia, ha recentemente dato alle stampe un volume proprio sul tema dell’uso (e del possibile abuso) di questi strumenti.

Il convegno, dal titolo “Giustizia genetica: la Banca Dati italiana del DNA”, organizzato nell’ambito delle iniziative del Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e internazionali, con il contributo di UCB, University Center for Bioethics e di Fondazione Cariparma, vedrà la partecipazione tra gli altri del presidente del Comitato nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita, Andrea Lenzi, il membro dell’Autorità per la protezione dei dati personali, Licia Califano, il direttore della Banca Dati nazionale, Renato Biondo, il comandante del Ris di Parma, Giampietro Lago, il magistrato Giuseppe Gennari e i docenti Roberto Bartoli (Università di Firenze), Luca Lupària (Università Roma Tre), Susi Pelotti (Università di Bologna). La relazione conclusiva sarà affidata a Giovanni Canzio, primo presidente emerito della Corte di Cassazione. Il comitato scientifico del convegno è formato dai professori Alberto Cadoppi, Salvatore Cassibba, Rossana Cecchi, Antonio D’Aloia e Lucia Scaffardi.

Il convegno è in corso di accreditamento da parte dell’Ordine degli Avvocati ai fini della formazione professionale continua.

In allegato il programma dell'evento.

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